di Franco Corti
È appena finito il light lunch. Stai ricapitolando i nomi e le tante parole preziose sentite durante la mattinata, mentre riprendi posto nella stupenda cornice della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
Ebbene sì, Venezia, 25 giugno e trenta gradi centigradi che hai desiderato con tanto ardore nelle ultime settimane e sono arrivati prepotenti in questa estate.
Per raccontare l’intervento inspiring di Paolo Volpe, innovativo anthropodesigner, è necessario aver presente questi riferimenti spazio-climatici per comprendere a pieno la sua straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico nel pomeriggio altrettanto ricco di ispirazione a cui ha dato inizio.
Il dialogo diventa interessante proprio nel momento in cui esce dal binario verbale e prende la via della sensorialità.
Proprio la sensorialità nel contenuto e nella forma è il perno di questo intervento.
Mentre l’oratore comincia a sviscerare le intime sfumature del dialogo, riesci a percepire che proprio in quel momento c’è una parte intangibile oltre le parole e le immagini della presentazione. Sono le pause, gli accenti e i silenzi pesati di un oratore esperto che provocano lo stesso risveglio emozionale citato e spiegato nel discorso. Quindici secondi, sono il tempo necessario per catturare l’attenzione del pubblico secondo alcuni studi. E mentre ci si interroga su quanti secondi servono, la propria attenzione è catturata in quello stesso momento e ti sorge spontaneo chiederti quando è successo, ma è subito il momento di ascoltare il nuovo argomento.
“L’ispirazione non da preavviso”, Gabriel Garcia Màrquez.
Le citazioni viaggiano da oriente a occidente, viaggiano nel tempo e attraverso svariati campi del sapere. Maeda, Senge, Khun, Heisenberg e i fratelli Wright, sono solo alcuni degli illustri compagni di viaggio di questo speaker.
“La logica ti può portare da A a B. L’immaginazione invece ti può portare ovunque.” Albert Einstein
Rimbomba forte la potenza dell’immaginazione, ma lo stesso ospite ci ricorda con un monito l’importanza di agire nella Comunic-Azione perché “l’ispirazione senza azione è solo aria calda”.
Al termine ti rendi conto di come la sinestesia fra orazione, parole e sensazioni sia finita. I tuoi sensi sono stati stuzzicati e sei pronto a continuare questa incredibile edizione di InspiringPR.