Inspiring People: Oscar di Montigny

Conosciamo gli speaker di InspiringPR: OSCAR DI MONTIGNY risponde ad alcune domande dei ragazzi del Digital Team, un gruppo di giovani professionisti e studenti UniFerpi che gestiscono i social media di InspiringPR.

 

 

Cos’è l’ispirazione?

Per me l’ispirazione è una cosa molto semplice: trovare un contatto che connetta la propria dimensione interiore con il mondo esterno. Mi viene in mente un concetto che ho sentito quando una persone cercava di spiegare il senso intrinseco della preghiera come lo strumento che riesce a unire il cielo e la terra. Ecco – sia detto senza alcuna blasfemia –  secondo me l’ispirazione replica lo stesso meccanismo. È quel momento di consapevolezza che fa sì che la dimensione più alta, astratta e trascendente, di ognuno di noi contatti e comunichi con la dimensione terrena e concreta, permettendo di tradurre idee astratte in atti pratici.

 

Nel tuo blog hai citato Eleanor Roosevelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni”.  Dobbiamo smettere di pensare che il futuro sia un sogno e trovarlo nei nostri sogni?

Mi piace immaginare che il sogno sia una predizione di ciascuno su ciò che potrebbe essere, una forma immaginifica di aspirazione. È limitante confinare il concetto di sogno in una dimensione solo  oniricae per questo totalmente contrapposta alla realtà, mentre può essere una pre-visione di ciò che possiamo far accadere. Una pre-immaginazione.  I bambini sognano di fare qualcosa da grandi, si sogna che ci accada qualcosa, di essere qualcuno. Sognare un’esperienza – anche se in forma apparentemente non replicabile nella realtà – esprime in ogni caso un’aspirazione, un desiderio, una risposta a una paura. E mi piace pensare che questa pre-visione funzioni esattamente come una profezia che si autoaverra,mostrandoci la via per affrontare poi  un’esperienza reale.

 

Il concetto di Economia 0.0 che stai divulgando in giro per l’Italia permette di osservare da un altro punto di vista un concetto molto controverso. Da dove nasce la tua riflessione?

La mia riflessione nasce dalla consapevolezza che i tempi siano maturi perché chiunque oggi operi in un contesto sociale, e quindi economico (…quindi tutti!), si impegni a ricontattare più frequentemente e profondamente la propria dimensione interiore, per contribuire a realizzare un Mondo più sostenibile. L’Economia 0.0 è un richiamo provocatorio a ciò che è essenziale e fa davvero la differenza. In un mondo in cui tutti cercano di arrivare per primi al prossimo paradigma 3.0, 4.0, 5.0, 6.0, … .0 – definizioni a volte vuote e prive di significato – io cerco di semplificare: torniamo all’essenza, torniamo al centro. Come diceva Gandhi: “non è importante la velocità, è importante la direzione.” Lo 0.0 è un richiamo alla centralità dello scegliere la direzione giusta, per dare un senso alla propria velocità. E la direzione giusta è solo quella che contempla al contempo te, l’altro, l’insieme.

 

Quanta importanza ha l’ascolto nella tua vita personale e professionale?

L’ascolto è centrale in ogni aspetto della mia vita. Tutto parte da lì: l’ascolto di sé stessi, l’ascolto dell’altro, l’ascolto del luogo in cui ci si trova, l’ascolto degli oggetti che popolano quel luogo e – solo alla fine –  l’ascolto della propria relazione con tutto questo. Il vero ascolto è la presa di consapevolezza dell’incontro, sia esso con persone, luoghi e oggetti, ed è la condizione per poter ri-produrre. Se non si ha mai ascoltato non si ha imparato: non si può suonare senza aver mai ascoltato la musica. Ovviamente, perché l’ascolto sia fecondo è necessario che sia attivo, ovvero un atto svolto in uno stato di presenza: è la differenza tra ascoltare e sentire, tra vedere e guardare, tra stare ed essere

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