Inspiring People: Riccardo Scandellari

Conosciamo gli speaker di InspiringPR: RICCARDO SCANDELLARI risponde ad alcune domande dei ragazzi del Digital Team, un gruppo di giovani professionisti e studenti UniFerpi che gestiscono i social media di InspiringPR.

 

Che cos’è l’ispirazione?

Credo che l’ispirazione sia il mix di esperienze passate unite agli stimoli che incontriamo ogni giorno, sia in ambito lavorativo che nella vita quotidiana.

 

Nel tuo blog, tra i feed che segui quotidianamente c’è il blog di Seth Godin, finestra aperta su piccole pillole dalle quali spesso generi nuove idee. Affermi che “siamo nati creativi, ma abbiamo perso questa facoltà per fare spazio alla paura. Il nemico della creatività è la paura. Agendo in modo creativo generiamo l’azione, e l’azione convince la paura per alleggerirsi”.

 

Esiste un amuleto per sconfiggere la paura?

La paura di esporsi o di sbagliare ci accompagna costantemente, è comune a tutte le professioni, rinunciare alle occasioni solo sulla base di questa paura, che si rivela spesso infondata, è uno dei peccati più comuni e che deve essere ridimensionato. L’unico amuleto contro la paura, a mio avvisto, è la preparazione. Affrontare una sfida con il massimo della preparazione riduce la paura e ci fa sentire più sicuri. Le nostre vite, quella personale e quella professionale, stanno convergendo: tutto ciò che pubblichiamo o che gli altri pubblicano su di noi diventa parte integrante della nostra esistenza.

 

È ancora possibile non lasciarsi fagocitare? Come?

Purtroppo è un processo inarrestabile, la reputazione e la presenza digitale è diventato un requisito imprescindibile a chiunque voglia ottenere un lavoro o vendere i propri servizi e prodotti. Alcuni ne rimangono fuori volutamente inconsapevoli che nel web la reputazione te la fanno gli altri e che non esserci comporta maggiori rischi.

 

Tra 10 anni saranno più personal i brand o più brand le persone?

Non azzarderei mai una previsione di lungo periodo, dieci anni sono lontanissimi alla velocità con cui si muovono attualmente le tecnologie, diciamo che a cinque anni prevedo grosse novità. Una costante rimarrà sempre: le persone cercheranno sempre altre persone e si fideranno in base alla loro autorevolezza, la loro capacità empatia e alla loro reputazione. Potranno chiudere blog o social network ma il processo di ricerca e conversazione tra persone non si arresterà più. Il ruolo dei brand è diverso, ha un suo linguaggio, ma risulteranno più efficaci le marche che metteranno le persone a parlare al loro posto.

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