Alla terza edizione di InspiringPR, dove il dialogo è stato il filo conduttore per tutti gli speaker, non poteva mancare una emozionata ed emozionante Carmen Sergi.
Comunicatrice professionista e volontaria per Save the Children, si definisce divulgatrice di umanità. Dialogo ed incontro sono le basi della sua professione, e sostiene che la vita sia “l’arte dell’incontro”. Il dialogo per Carmen nasce dall’incontro tra persone provenienti anche da culture differenti, quell’incontro che lei stessa ha vissuto un anno fa a Lesbo, e che ritiene essere stato per lei uno dei momenti più forti ed importanti della sua vita.
L’isola di Lesbo coi suoi paesaggi e con i suoi scorci incantevoli, ha recentemente visto anche la grande sofferenza di uomini, donne e bambini che scappano dalla guerra per salvare la propria vita. Nell’isola greca, Carmen ha conosciuto moltissimi operatori, volontari, medici pronti ad accoglie, aiutare e ospitare queste persone. Negli occhi di ciascuno ha visto quello che lei definisce il fuoco della vita, quella voglia di vivere e di combattere per l’unico bene irrinunciabile: appunto, la vita. Inoltre, ha riconosciuto il valore ed il significato della pietas, dove persone aiutano altre persone, l’uno tende la mano all’altro per andare avanti e lontano riscoprendo l’umanità.
Grazie al blog di Save the Children ed alla sua professione di comunicatrice, Carmen Sergi ha dato voce alla sua esperienza ed a tutte le persone, non migranti ma persone, che ha conosciuto sull’isola greca. L’unica differenza linguistica concessa dalla relatrice è quella tra “adulti” e “bambini”.
In un contesto come quello odierno fatto di tante parole che rimbalzano quotidianamente sui giornali e sui media, è essenziale ridare valore e dignità alle persone attraverso soprattutto l’uso delle parole.
Comunicare l’umanità ai tempi dei social e del 2.0 è possibile. Il web non è altro che un luogo d’ incontro e di dialogo, dove anche l’umanità può essere messa online, usando le parole giuste e, come dice Carmen, con un tono sobrio. Umanità 3.0 è quella che Carmen ha incontrato dal vivo ma anche on-line: il web è, infatti, un mezzo per raggiungere e divulgare l’umanità ed il dialogo, che nasce appunto dall’incontro. Non ci sono barriere che impediscono il dialogo; esso è possibile anche attraverso incontri, sguardi, musiche, disegni di bambini e sorrisi.
Quello che più emoziona di Carmen è la semplicità ed il sorriso con cui racconta la sua esperienza e la sua umanità. Ciò che colpisce è la sua grandezza nel “farsi prossima” a chi soffre e a chi bisogno, senza pregiudizi e senza discriminazioni di alcun genere. Il suo intervento ha fatto brillare gli occhi alla platea perché oggi parlare di immigrazione e di diritti umani non è facile e spesso si rischia di cadere in luoghi comuni, in banalità, dimenticandosi dell’importanza della persona.
Il diritto alla dignità umana, così come tutti i diritti, a partire da quello alla vita, alla libertà, alla pace, dovrebbero appartenere a tutti: uomini, donne, bambini senza alcuna distinzione.